Ottobre Nel freddo alito d'autunno foreste di roggio dorato fumano algidi vapori cilestrini che salgono dalle conche vuote di bacche e voci alate. Si stringono i tremuli rami uno all'altro orfani del caldo abbraccio della madre terra: muta e fredda giace in balia del tramontano che urla e sibila imperioso dalle cime dei monti fino al piano. Una ad una si staccan le foglie portate lontano sull'onda del vento, volteggian farfalle di carta che scendono pian piano dal cielo e coprono ai piedi l'albero spoglio nel caldo fruscio di una coperta. Querulo vento fischia nelle notti algenti sui monti lattiginosi coperti di morbida lana come la neve che presto avvolgerà le valli nel lungo letargo dell'inverno. Mi accosto alla fiamma del camino e nel rincorrersi allegro delle faville ritornano nostalgiche rimembranze di primavere sussurrate al soave canto d'usignolo e fiammeggianti estati stordite dal guadente barbaglio del sole. (Poesia tratta dalla raccolta edita "I colori dell'anima")
Oltre i cancelli del tempo Luce che spiovi dal cielo trionfo d'azzurra libertà in battito d'ali di fuggevole sogno catturato in angolo di cuore tra i fili dorati del tempo che mai invecchia su tenero volto di amore. Eterno questo prenderci per mano e portare i nostri destini oltre i cancelli del tempo oltre quel labile confine che toglie separando e tutto smemora, immemore quel sfiorarci l'anima con baci d'immemori giorni e notti a trovare la vita in reciproco scambio di vite! (Poesia tratta dalla raccolta "Zahir-Rose di luce in punta di stelle)
Profumo d’autunno
Tracce nel vento il profumo dell’autunno,
nel rosso palpitare di una foglia a mezz’aria
nell’odore caldo di bruciate
e vino dal rovere dell’ultima vendemmia,
nell’abbraccio soffice di un mohaire...
fili intrecciati di candida neve
ove dimora nascosto pertugio di primavera.
Un velo bianco indugia sornione sul fiume...
si fa umido respiro di sole nei mattini più rigidi,
scivola lungo l’argine gonfio di pioggia
per dissolversi nell’orizzonte stanco di chimere.
Si schiude al giorno l’ultimo fiore
corolla inchinata nello scrosciare violento del cielo,
d’ardesia le nubi chiudono la città
in un vortice d’acqua e vento.
La sera poi restituisce la vita al sole...
si passeggia abbracciati fra gli antichi palazzi
un sorso di cielo specchiato in polle d’argento
e sui ponti adagiato nell’oro riflesso
prezioso rubino in un bacio di seta.
(Poesia tratta dalla raccolta edita "Cristalli di luce... Gocce di poesia")
Assenze
Attraverso paziente la cruna dei miei giorni, disadorne ore di silenzi spalancati sul vuoto delle assenza...
Tace la terra e tace il cielo bianco dell'inverno.
Rincorro sogni come stelle di neve sulla brina del cuore.
Tornerà il sole a vestirmi di luce, petali nel vento saranno allora i ricordi che bruciano lenti ora che la notte ha chiuso i suoi cancelli d'argento.
(Poesia tratta dalla Silloge Edita "Cristalli di luce... Gocce di poesia")
Mare…
Com’è lunga l’attesa dei giorni di sole
quando il cielo chiude i suoi cancelli
lasciandosi alla deriva delle nuvole
e sottile scende fredda pioggia che allaga
il cuore con mille gocce di silenzi
nelle ore che hanno l’amaro sapore dell’eternità.
E m’innamoro di te… Mare…
che sempre mutevole sei
anche quando immoto appari…
liscia superficie smeraldina
in mille riflessi di luce specchiata –
abbracci i miei pensieri
e li porti al largo dei tuoi orizzonti
sulle vele del vento che increspa
i respiri in onde di vita…
acqua viva sugli scogli del destino
ad incrociare nuove albe
sui battiti del cuore.
(Poesia premiata al X Concorso Nazionale di Poesia "FIORI D'INVERNO" Segnalazione Speciale della Giuria.)